La ricerca effettuata da Sienambiente nell’ambito del progetto europeo Life Re Mida è efficace e ha dimostrato che il sistema testato può contribuire alla riduzione dei gas serra. Il dato è emerso durante il Mid-Term Workshop RE Mida che si è svolto a Firenze nella sede della Regione Toscana per illustrare lo stato di avanzamento del progetto. Re Mida è coordinato Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Firenze e vede la partecipazione della Regione Toscana e di due partner industriali, Sienambiente e Csai.
A illustrare gli esiti e il lavoro effettuato nella prima fase di sperimentazione realizzata nella discarica in fase di post gestione di Monticiano (Siena), il direttore tecnico di Sienambiente, Fabio Menghetti. Nel corso della tavola rotonda, Menghetti ha ripercorso le attività svolte sottolineando il grande valore di Re Mida e i due principali motivi che hanno convinto Sienambiente a partecipare alla ricerca: studiare un innovativo sistema di biofiltrazione naturale capace di trattenere i gas responsabili dell’effetto serra; contribuire nella ricerca di una soluzione normativa nella gestione dei gas da discarica poveri di metano e quindi difficilmente valorizzabili a fini energetici.
Nell’ambito dell’iniziativa, Sienambiente ha installato 7 biowindows (biofiltri) nella discarica dismessa delle Fornaci nel Comune di Monticiano (SI). Tali biofiltri, realizzati con il compost prodotto con i rifiuti organici provenienti dalle raccolte differenziate della provincia di Siena, hanno la funzione di catturare e inertizzare i principali gas responsabili dell’effetto serra e fornire informazioni e dati utili ai fini della sperimentazione.
Lo studio ha avuto ottimi risultati poiché le emissioni di metano e odorigene sono state abbattute con una percentuale variabile compresa tra il 40 e il 100%. Nel corso dell’attività, i risultati ottenuti sono stati graduali, ma in continua crescita lasciando ipotizzare, per il futuro, ulteriori margini di miglioramento. Secondo i tecnici di Sienambiente, in base all’esperienza effettuata questo sistema può essere facilmente replicabile anche in altre discariche in fase di post gestione.
Da parte sua, la Regione Toscana ha ribadito l'efficienza del funzionamento degli impianti pilota a Castiglion Fibocchi (Csai) e a Monticiano, con buoni risultati fin dalle prime prove di start up, come ha rilevato Donata Bacchi del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Firenze. Isabella Pecorini, del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Firenze, entrando nel merito della redazione delle linee guida della Regione per la gestione del biogas in discarica, ha stimolato gli stakeholder presenti fra cui Arpat, Arrr, Arpat e i gestori delle discariche toscane, alla costruzione di un percorso condiviso e propositivo.