Dall'alto si vede meglio, dall’alto si rischia meno. Partendo da questi due semplici concetti Publiacqua ha iniziato dal 2018 a sperimentare l’utilizzo operativo di droni per alcune sue attività peculiari. Attività che hanno incontrato l'attenzione anche di un bando del MiSE declinate e concentrate nel Progetto denominato “Respira” con importanti interazioni con l’emergenza pandemica di questi ultimi mesi.
Altre però le attività, per così dire “routinarie”, in cui Publiacqua sta sperimentando ormai da tempo l'utilizzo del drone. Interventi di monitoraggio a supporto della struttura tecnica dell'azienda con aree di applicazione variegate (emergenze e bonifiche; monitoraggio energetico strutturale e di processo; ispezione e rilievo punti di interesse complessi, remoti, angusti, pericolosi; rilievo aerofotogrammetrico ortofoto, modelli 3D; modello digitale del terreno).
IL BANDO
Il progetto droni di Publiacqua ha trovato applicazione in un campo legato strettamente all’emergenza pandemica vissuta dal paese. Attraverso la costituzione di un'ATI (Associazione Temporanea di Impresa composta il 1 marzo 2021) con Giotto Biotech ed Etruria Volo, Publiacqua ha avuto accesso ai finanziamenti previsti dal Bando Artes 4.0 del MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico) dedicato appunto al sostegno dei progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
Il progetto presentato, denominato, “RESPIRA” (acronimo di Rover e uas per il controllo remoto dell’aria).
L’obiettivo di progetto è la messa a punto di un sistema di monitoraggio dei residui di principio attivo presenti nell’aria a valle delle operazioni di disinfezione per l’abbattimento di Covid 19. Per far questo verranno sviluppati ed utilizzati due dispositivi (un drone ed un rover) che, dotati di autonomia di manovra e/o comandabili da remoto consentono all'operatore di posizionare i sensori ed eseguire il monitoraggio senza entrare in contatto con l'aria potenzialmente ancora non salubre per la presenza dell'agente disinfettante utilizzato (Acido peracetico).
L’applicazione di questa tecnologia nella disinfezione post Covid ha acceso su questo progetto anche i riflettori della RAI che al progetto ha dedicato un servizio andato in onda sul TG3 Regionale e poi sul TG2 nazionale.
ALTRE APPLICAZIONI SUL CAMPO
Per verificare l’efficienza e l’utilità di questa tecnologia, Publiacqua ha però sviluppato anche un progetto droni sul campo che ha trovato immediatamente tre ambiti di applicazione:
Emergenze/bonifiche –
L’utilizzo di droni si è rivelato particolarmente indicato su situazioni di emergenza (incendi, sversamenti/inquinamenti, emissioni in atmosfera, calamità naturali). Il drone consente un intervento di verifica/monitoraggio rapido su siti difficili o insicuri, il trasporto sul posto di materiali utili al contenimento dell’emergenza ed anche la raccolta di campioni e lo svolgimento di analisi chimico/fisiche. Publiacqua lo ha sperimentato con ottimi risultati durante una fuoriuscita di idrocarburi verificatasi nell’aprile 2018 sul Torrente Stura e sul Lago di Bilancino a seguito di uno sversamento accidentale di bitume e gasolio.
Monitoraggio energetico e strutturale – per la programmazione della manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici industriali. I droni equipaggiati con sensori infrarosso consentono di individuare ponti termici o dispersioni di calore. Analisi particolarmente importante in questo senso è la termografia. I vantaggi sono l’analisi di aree ampie, di luoghi difficilmente raggiungibili, la reiterazione delle misure/monitoraggio e la velocità di realizzazione delle stesse.
Publiacqua ha utilizzato il drone per il rilievo fotogrammetrico e termografico dell’Impianto di Potabilizzazione di Falda 2 per una indagine energetico – strutturale che ha dato ottimi risultati.
Ispezione punti interesse, angusti, pericolosi, remoti ecc. – i droni sono ottimi per svolgere indagini su luoghi angusti, di difficile accesso o con presenza di rischi specifici. Il volo indoor consente voli in ambienti angusti (spazi confinati) o con presenza di sostanze chimiche o esplodenti.
Publiacqua, in questo ambito, ha utilizzato il drone per dei rilievi sul Torrente Brana a Pistoia in occasione di una moria di pesci. Una battuta che ha coperto un tratto di circa 7 km dal punto incriminato fino a valle del punto di scarico del Depuratore Centrale di Pistoia. L’indagine ha consentito l’individuazione di numerosi scarichi e tubature provvisorie relativi a prelievi abusivi.
Rilievo aerofotogrammetrico, ortofoto, modelli 3D di luoghi complessi –
Publiacqua ha utilizzato il drone in questa area su quattro impianti sul territorio: Falda 2 (Prato), Depuratore di Seano (Carmignano), Depuratore di San Giovanni Valdarno, Depuratore di Pistoia.
Sull’Impianto di Seano, ad esempio, tale analisi è stata preziosa per simulare il rischio alluvioni di detta infrastruttura con diversi scenari di pioggia.
E’ stata messa inoltre in programma una serie di rilievi di altri impianti.