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MOBIT: tuteliamo i nostri diritti nel pieno rispetto delle leggi

– “La battaglia condotta da Mobit, il consorzio delle imprese toscane di trasporto locale, è condotta nell’interesse di tutti, utenti compresi, e nel pieno rispetto delle leggi dello Stato italiano.” Lo afferma Andrea Zavanella, Presidente del Consorzio, che nei giorni scorsi ha inviato una comunicazione formale alle autorità competenti coinvolte nella controversa aggiudicazione dell’appalto previsto dal bando di gara indetto da Regione Toscana nel 2012.

Mobit ha presentato una richiesta di parere pre-contenzioso all’Autorità Nazionale Anticorruzione e ha notificato alle parti un ricorso al TAR della Toscana. In merito alla prima azione, l’Autorità ha convocato le parti per il 26 aprile a Roma e ha invitato “la stazione appaltante a non porre in essere atti pregiudizievoli ai fini della risoluzione della questione fino alla definizione della stessa da parte dell’Autorità medesima.” Il ricorso al TAR della Toscana è stato notificato alle parti il 4 aprile con la richiesta di annullamento, previa sospensione, del provvedimento di aggiudicazione definitiva e di tutti gli atti conseguenti, tra i quali anche la nota della Regione che impone alle aziende le ispezioni di Autolinee Toscane.”

“Questo è solo l’ennesimo episodio di un comportamento della Regione Toscana che appare almeno strano, – prosegue il Presidente di Mobit. – La richiesta di accesso agli atti recapitata da Regione Toscana oltre a non rispettare il cosiddetto periodo di “stand still”, ovvero i 35 giorni successivi all’aggiudicazione, va ben oltre quanto previsto dal bando di gara e concerne anche atti, documenti e contratti che niente e hanno a che fare con l’eventuale passaggio dei beni ad Autolinee Toscane. Le modalità di richiesta di accesso non seguono nemmeno quanto previsto esplicitamente dalla Regione stessa e cioè che l’accesso fosse conseguente ad un accordo fra le parti per evitare interferenze nello svolgimento del servizio. Autolinee Toscane nella sua richiesta unilaterale (che la Regione ha rigirato su carta intestata di RATP) ha indicato addirittura il numero di matricola degli automezzi che voleva verificare in date e orari da lei indicati, senza preoccuparsi se tali automezzi, com’è normale che sia, fossero in servizio.”

Appare quindi evidente che la richiesta di Regione Toscana alle aziende consorziate in Mobit di consentire ad Autolinee Toscane l’accesso alla documentazione e ai beni oggetto di trasferimento oltre ad essere illegittima, ignora quanto richiesto dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, ed è anche illogica al punto di risultare provocatoria nei contenuti. Basti l’evidenza che ottemperare al piano avrebbe voluto dire interrompere il servizio durante tutte le giornate di audit.

“Abbiamo più volte dichiarato e lo confermiamo anche in questa sede – conclude Zavanella – che le aziende di Mobit garantiranno la possibilità al personale della Regione e di Autolinee Toscane di eseguire i sopralluoghi per verificare tutto, e solo, ciò che è previsto nel bando di gara con tempi e modalità che siamo disponibili a discutere solo dopo il pronunciamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione e del TAR. Passaggi questi che possono rendere inutili tali attività o al più ritardarle di poche settimane. Il tutto evitando il rischio di produrre danni e generare quindi ulteriori contenziosi risarcitori.

Respingiamo perciò con forza l’accusa di comportamenti illegittimi: noi difendiamo solo i nostri diritti in un caso in cui è evidente che si debba evitare quanto paventa il Consiglio di Stato (Commissione Speciale del 25 gennaio 2010 n. 5098), laddove afferma che “la condotta esecutiva iniziata prima ancora della formale stipulazione rappresenta una violazione spesso più grave del principio per il quale deve intercorrere un congruo termine sospensivo tra l’aggiudicazione e la stipulazione del contratto.”

Questa posizione è stata sostenuta da tutti i Presidenti delle aziende gestrici che sono rappresentate in Mobit che hanno sottoscritto e controfirmato la comunicazione inviata alle autorità competenti a sottolineare la totale convergenza e unità del Consorzio. 

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