È iniziato il percorso di confronto e condivisione del piano industriale di Sei Toscana con l’Autorità di ambito e tutte le amministrazioni locali. Negli ultimi giorni, il documento è stato presentato agli amministratori dei 104 Comuni di ambito (suddivisi per provincia di riferimento) e, da settembre, inizieranno gli incontri specifici per AOR – le Aree Omogenee di Raccolta.
Si tratta dell’avvio di un percorso che ha consentito a tutti gli amministratori del territorio di iniziare a conoscere in modo più approfondito le linee guida e di intervento che il gestore propone di attuare sul territorio nei prossimi anni.
“Va accolta con favore – dice il direttore di Ato Toscana Sud, Paolo Diprima – la presentazione del piano industriale di Sei Toscana da parte del nuovo management della società subentrato dopo l’ingresso del Gruppo Iren, accogliendo un’istanza che Ato aveva da tempo sollecitato per definire un quadro organico di interventi di efficientamento della gestione che portino nel tempo ad una miglior qualità del servizio a beneficio degli utenti e dell’ambiente e a un contenimento dei relativi costi”.
Ai quattro incontri che si sono svolti, in modalità online, hanno partecipato circa due terzi delle amministrazioni del territorio, rappresentando un’utile occasione di confronto dal quale sono già emersi interessanti spunti su cui lavorare.
“E’ un momento estremamente importante in cui crediamo che i territori debbano avere un ruolo centrale accanto ad Ato nel confronto con il gestore sul piano industriale – commenta la presidente del Consiglio Direttivo di Ato Toscana Sud, Alessandra Biondi –. Da questi primi incontri sono emersi la disponibilità a confrontarsi nell’interesse collettivo ed apprezzamento per avere finalmente uno strumento organico su cui farlo, valorizzando le sinergie dello ‘stare insieme’. Il mese prossimo partirà il lavoro di analisi vero e proprio sui territori e qui si valuteranno approfonditamente le scelte e le ricadute sui singoli Comuni, portando a sintesi le istanze che saranno espresse dalle amministrazioni di aree omogenee dal punto di vita territoriale”.
Il nuovo piano industriale di Sei Toscana, approvato lo scorso 30 luglio dall’Assemblea dei Soci, prevede investimenti per oltre 150 milioni euro nei prossimi cinque anni e, fra i suoi principi cardine, c’è la semplificazione dei modelli di raccolta presenti sul territorio.
“Si tratta di un piano che nasce dalle reali esigenze del territorio – spiegano il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini e l’Ad Salvatore Cappello – e cala le azioni d’intervento nelle realtà specifiche in cui la società opera. Questi primi incontri e, soprattutto, quelli in programma a settembre, serviranno proprio a confrontarci con le amministrazioni locali per delineare un modello di servizio il più possibile omogeneo, capace di garantire una sua adattabilità rispetto alle specifiche esigenze e, al contempo, risultare davvero efficiente”.