“Impresa Cultura” è il titolo del diciassettesimo rapporto annuale sulle attività culturali in Italia – base dati 2020 – redatto da Federculture e presentato in un convegno di Confservizi Cispel Toscana a Firenze oggi 16 dicembre presso l’Auditorium della Camera di Commercio. L’appuntamento, realizzato con il contributo della Fondazione CR Firenze, il patrocinio della CCIAA di Firenze e la collaborazione di AGIS Toscana, ha rappresentato l’occasione per fare il punto su uno dei settori più colpiti dalla pandemia in Italia – dai 73 miliardi di euro spesi per cultura e ricreazione dagli italiani nel 2019 si è passati a 56 miliardi, un dato che riporta il settore indietro di 20 anni – e in particolare modo in Toscana, regione a forte vocazione culturale che però ha comunque subito il calo generalizzato della spesa media mensile per famiglia: a fronte di una media nazionale di 93 euro al mese nel 2020 (erano 127 nel 2019, dunque un calo del 26%), una famiglia toscana in media lo scorso anno ha speso 106 euro, facendo però registrare -32%.
“I dati del rapporto di Federculture sono chiari: la cultura in tutte le sue componenti sta soffrendo gli effetti della pandemia, e dobbiamo fare tutto il possibile per favorire la ripartenza delle attività culturali – commenta Nicola Perini, presidente di Confservizi Cispel Toscana – La stagione del rilancio della cultura deve basarsi sul potenziamento della spesa pubblica (locale, regionale e nazionale), sull’uso dei fondi europei del Recovery Fund e dei Fondi Strutturali 2021/27, ma anche sul coinvolgimento delle imprese private e di nuove forme di mecenatismo e partnership, come l’art bonus, strumento che in Italia nel 2020 ha erogato ben 546,7 milioni di euro, dei quali oltre il 10%, 58,4 milioni, in Toscana, quinta regione per erogazioni e in crescita costante dal 2016, quando le erogazioni per art bonus ammontarono a poco più di 16,6 milioni. Investire nella cultura perfezionando gli strumenti di agevolazione fiscale, semplificando le procedure esistenti e favorendo l’uso coordinato, congiunto e integrato dei vari strumenti è la strada migliore per rilanciare l’intero settore” conclude Perini.
“La crisi Covid, come evidenzia il nostro Rapporto, ha avuto un impatto particolarmente pesante sul settore della produzione culturale e creativa – commenta il presidente di Federculture Andrea Cancellato – Ma, anche grazie agli interventi di sostegno messi in campo dal Governo, ora il settore si avvia alla ripresa. Proprio in questa fase, sono indispensabili misure straordinarie che favoriscano il rilancio dell’offerta culturale nel nostro Paese. Come Federculture abbiamo avanzato a Governo e Parlamento, con cui stiamo positivamente interloquendo, una serie di proposte strutturali, economiche e fiscali, che vadano concretamente a beneficio delle imprese e delle famiglie. Siamo fiduciosi e disponibili a dare il nostro contributo per la crescita di un comparto cruciale per il Paese come quello della cultura.”
Alla presentazione del rapporto è intervenuto anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani