"E' possibile gestire il servizio idrico senza perseguire l’utile d’impresa?" è questa la domanda centrale che ha animato il convegno "Il Circolo virtuoso dell'acqua pubblica. Condividere e restituire valore agli utenti" svoltosi stamattina presso la Palazzina Reale di Santa Maria Novella a Firenze e promosso dal Gestore idrico della Toscana Nord GAIA S.p.A., insieme a Confservizi Cispel Toscana, con il patrocinio dell'Università di Firenze – Dipartimento di Scienze per l'economia e l'impresa.
A partire dall’esperienza della no-profit Welsh Water che opera nel Regno Unito, sono intervenuti, per riflettere su un possibile modello di gestione pubblica del servizio idrico Giulia Chieffo, vice direttore di Utilitalia, Vincenzo Colle, Presidente di GAIA S.p.A., il prof. Pier Angelo Mori coordinatore dell'Unità di ricerca su Cooperazione e Nonprofit dell'Università di Firenze e Nicola Perini, Presidente di Confservizi Cispel Toscana. Insieme a loro, nella tavola rotonda, i Sindaci della costa apuo-versiliese: Serena Arrighi, Sindaco di Carrara; Andrea Cella, vice Sindaco di Massa; Giorgio del Ghingaro, Sindaco di Viareggio e Gianni Lorenzetti, Sindaco di Montignoso e presidente UPI toscana. Ospite speciale dell’iniziativa è stato Peter Perry, amministratore delegato di Welsh Water, che, collegato in remoto, ha illustrato alla platea l’esperienza del gestore gallese.
Ha dichiarato Vincenzo Colle, presidente di GAIA S.p.A.: “Abbiamo fortemente voluto il convegno di oggi per rappresentare una strada possibile per la gestione del servizio idrico, una strada che fa della tutela degli utenti il punto più alto degli obiettivi di gestione. GAIA si sente molto vicina all’esperienza di Welsh Water: la natura pubblica della nostra Società, l’unica in Toscana interamente partecipata dai Comuni, trova la sua naturale espressione nella costante ricerca di relazione e sostegno dei propri utenti. Pertanto avere qui presente Peter Perry è stato per noi un onore, e per tutti una opportunità per riflettere su nuove prospettive ed opportunità. GAIA da anni lavora all’ascolto delle persone più fragili, studiando soluzioni per rendere più sostenibili le spese, agendo anche sulla riduzione del numero dei distacchi del contatore e su altre attività di assistenza. Negli anni abbiamo accantonato 7,5 milioni a sostegno delle utenze deboli, autofinanziando con i nostri utili in Bilancio il Fondo Utenze Disagiate, misura esclusiva di GAIA per restituire dignità alle utenze con maggiori problemi economici. Inoltre GAIA ha accantonato un fondo di 4,9 milioni per finanziare gli investimenti realizzati nel 2020 e 2021, con l’obiettivo di alleggerire i pagamenti delle bollette nei prossimi anni per tutti gli utenti senza distinzione di reddito. Tali iniziative costituiscono un “ritorno di valore agli utenti” alla stregua di quelle promosse da Welsh Water: restituiamo valore ai nostri utenti in termini di sostenibilità della spesa e di investimenti sulle infrastrutture, anche in risposta ai cambiamenti climatici. Questo modello pubblico, denso di valori, è la strada che stiamo intraprendendo, con la responsabilità di amministratori di un bene pubblico.”
Nicola Perini, Presidente di Confservizi Cispel Toscana: “Il servizio idrico in Toscana è di fronte ad una fase cruciale. Nel 2024 scade la prima concessione frutto della Legge Galli, quella di Publiacqua. A seguire negli anni successivi scadono le altre. I Comuni e le Autorità di Ambito sono chiamati a scegliere la forma gestionale e la procedura di affidamento. Ci siamo sempre dichiarati a favore della “libertà di scelta” degli enti locali nell’individuare la forma gestionale più opportuna. Oggi GAIA ci chiama a discutere del modello in house, tutto pubblico, ma anche di una sua “piegatura” verso modelli non profit. Sappiamo che i Gestori hanno come obiettivo primario il rispetto degli standard dei servizi e la realizzazione di importanti investimenti, anche alla luce dei cambiamenti climatici di cui stiamo già sperimentando gli effetti: ogni forma di gestione, anche futura, ha pertanto grandi sfide aperte dinanzi a sé”.