Area riservata

Il bilancio di Lfi Spa tra investimenti per il rinnovo dei treni e nuove sfide

L’assemblea dei soci di LFI spa, durante la seduta di ieri (giovedì 27 giugno), ha approvato all’unanimità, con la sola astensione della Provincia di Arezzo, il Bilancio d’esercizio 2018.

I numeri di Lfi Spa

Il Gruppo, composto da 108 dipendenti, ha generato un fatturato pari a 18,2 milioni di euro, registrando un + 5,45% sul 2017 ed un utile pari a 612.829 euro, + 46,42% rispetto all’anno precedente.

I passeggeri trasportati nel 2018 sono stati 1.293.479, in aumento di 44.612 unità rispetto al 2017. Questi i numeri salienti di un anno, il 2018, caratterizzato dalla limitazione di velocità a 50 Km/h imposta dall’Agenzia nazionale per la Sicurezza Ferroviaria su tutte le tratte ferroviarie minori regionali interconnesse con la rete nazionale. Limitazione che è stata superata con l’avvio dell’orario estivo dello scorso 11 giugno 2019 grazie all’ottenimento del Certificato di Sicurezza.

Rinnovo parco rotabile ed investimenti

La società è impegnata, in collaborazione con la Regione Toscana, per il rinnovo del parco rotabile. È in atto una trattativa serrata per far arrivare entro la primavera 2020, due treni Jazz e due treni media distanza per sopperire alle carenze di materiale rese evidenti soprattutto in queste ultime settimane e rinnovare sensibilmente il materiale con dei treni funzionalmente condizionati anche in situazioni meteo di caldo straordinario come quello attualmente in corso.

Sempre sul fronte degli investimenti sono ormai in procinto di iniziare i lavori per l’istallazione del sistema di attrezzaggio e sicurezza  (ERTMS). Un investimento complessivo pari a 20 milioni di euro grazie al contributo della Regione Toscana. LFI sarà così la prima società ferroviaria regionale in Europa a dotarsi di tale sistema, che garantirà standard di sicurezza pari a quelli dell’alta velocità.

La società è, altresì, impegnata nel dirimere i delicati contenziosi in corso con le provincie di Arezzo e Siena. Contenziosi promossi dalle due provincie per uscire dalla società (richiesta di recesso), ed essere liquidati finanziariamente. L’eventuale uscita, a statuto vigente, porrebbe la società in stato di liquidazione con tutte le inevitabili ricadute del caso, occupazionali e patrimoniali.

“Urge, quindi – commenta il Presidente di Lfi Spa, Maurizio Seri –  una rivisitazione aggiornata dello Statuto Societario che renda la società LFI spa appetibile da parte di Gruppi Industriali del settore ferroviario per affrontare le sfide del medio/lungo periodo a cominciare da ingenti investimenti su nuovi treni ed alle gare per l’assegnazione di servizi come da normative europee vigenti e prescrizioni dell’Autorità di Regolazione Trasporti”.

Seguici su