Un 2015 come inizio di un percorso quinquennale che porterà Gestione Impianti Depurazione Acque spa (GIDA) ad effettuare importanti investimenti, introducendo soluzioni tecnologicamente innovative negli impianti e potenziando il dialogo con i cittadini: queste le linee portanti delle strategie della società pratese, illustrate in conferenza stampa lo scorso 14 gennaio.
“GIDA ha nella depurazione e nel riuso della risorsa acqua la sua mission aziendale. La società, che per statuto non distribuisce utili ai soci, utilizza le sue risorse per mettere in campo quanto di meglio è offerto dalla tecnologia – spiega il presidente di GIDA Gabriele Mammoli -. E’ per questo motivo che la società si appresta a dare il via ad un piano di investimenti pari a 30 milioni di euro, da impiegare nel quinquennio 2015-2019 per interventi sugli impianti. Inoltre GIDA intende mantenere la sua tradizione di apertura e dialogo con i cittadini introducendo nuove modalità di comunicazione, quanto più possibile ‘amichevoli’ e chiare anche per i non addetti ai lavori.”
GIDA ha acquisito già nel 2013 la certificazione ISO14001/Regolamento EMAS, che attesta l’attenzione della società per il controllo degli impatti ambientali della sua attività e per la sistematica adozione delle soluzioni gestionali più efficaci e sostenibili: vanno in questa direzione anche gli interventi che si prospettano, sostenuti in parte da fondi nazionali e regionali tramite accordi di programma.
Fra questi, la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore che sostituisca l’attuale impianto di trattamento dei fanghi di depurazione assicurando maggiore efficienza e, soprattutto, il recupero di energia: una iniziativa volta non tanto a migliorare le prestazioni ambientali, già molto buone, dell’impianto attuale (“Anche se – precisa il direttore generale della società Simone Ferretti – col nuovo termovalorizzatore le emissioni di CO2, già molto contenute, si ridurranno di un ulteriore 25%”), quanto ad ottimizzare la gestione dei fanghi trasformandoli da residuo da smaltire a fonte di energia. Il nuovo termovalorizzatore in sostanza sarà autosufficiente dal punto di vista dei consumi elettrici, producendo il necessario per il suo stesso funzionamento. Sempre sul capitolo energia GIDA, che da oltre un decennio si è dotata di un Energy Manager, sta lavorando per ottimizzare i consumi dei propri impianti; fra le altre iniziative anche l’avviata sostituzione della totalità delle lampade con dei led. L’efficienza energetica è un obiettivo importante dato che GIDA, con i suoi consumi di 30 Gigawatt annui, è il principale utilizzatore di energia elettrica del territorio.
Fra gli investimenti anche gli interventi per limitare i fenomeni di cattivo odore avvertiti talora dalle abitazioni vicine agli impianti di Baciacavallo. GIDA è sensibile al tema e recentemente ha ottenuto buoni risultati con tecniche messe a punto in collaborazione con le università di Firenze e di Pavia. Tuttavia sono allo studio ulteriori misure potenzialmente molto efficaci consistenti nella copertura delle vasche di depurazione.
In fase di avvio anche iniziative sperimentali in tema di fitodepurazione: una tecnica che, sebbene non possa assicurare il trattamento della totalità delle acque reflue del distretto, potrebbe in prospettiva essere adottata per le fasi di affinamento di parte di esse.
Continuerà con maggior intensità la già consolidata collaborazione con l’università di Firenze per i seminari scientifici che coinvolgono soprattutto giovani ricercatori, mentre saranno avviate nuove iniziative in comune con le università di Pisa e di Verona.
Un risultato già conseguito è invece l’acquisizione della totale gestione dell’acquedotto industriale pratese: ai 60 chilometri di rete di proprietà di Consiag già gestiti da GIDA si aggiungeranno a breve ulteriori 15 chilometri di proprietà di Conser e finora di pertinenza della società Idra.
“Il recente accordo con Conser ed Idra porta GIDA alla gestione della totalità dell’acquedotto industriale del distretto di Prato – aggiunge Ferretti -. Una infrastruttura che è unica in Italia per caratteristiche e ampiezza: 75 chilometri di rete per fornire a 210 imprese del distretto acqua esclusivamente di riuso. L’acqua di falda, potabilizzabile, in questo modo viene interamente preservata.”
Infine, ma non per importanza, il tema della comunicazione. GIDA presta da sempre la massima attenzione alla trasparenza del proprio operato ed al rapporto con la comunità.
“Dalle giornate ‘porte aperte’ alle frequentissime circostanze in cui dei cittadini ci pongono quesiti, GIDA non si è mai risparmiata nel dialogo con tutti coloro che a qualsiasi titolo sono interessati alla sua attività – conclude Mammoli -. In questi giorni abbiamo inserito nel nostro sito un’area FAQ con cui ci rivolgiamo sia al pubblico comune che a quello specializzato, attraverso risposte a più livelli a domande che nella nostra esperienza sono le più comuni fra quelle che ci vengono rivolte. Una sfida non semplice data la complessità della materia, tanto più che non abbiamo certo eluso nemmeno le domande più ‘scomode’ dettate dalle giuste sensibilità che i cittadini manifestano verso le tematiche ambientali. Altre iniziative per bambini e famiglie seguiranno nel corso del 2015.”