Il 2 Maggio 2017 si è tenuta la cerimonia della posa della prima pietra per la costruzione dell’impianto anaerobico di trattamento dell’organico. Si tratta di un impianto anaerobico in grado di produrre energia elettrica dai rifiuti organici, oltre a compost di qualità, utilizzabile in agricoltura.
La costruzione dell’impianto si è resa indispensabile visto l’aumentare della Raccolta Differenziata, che necessita di strutture in grado di ricevere e lavorare il rifiuto differenziato. L’impianto di Gello, che verrà costruito dall’azienda genovese Biotec, quando sarà a regime (primavera 2019) sarà in grado di trattare circa 40 mila tonnellate di organico, lavorando in depressurizzazione ossia con il rifiuto che, una volta entrato nell’impianto, rimane in esso segregato fino alla produzione di ammendante compostato misto, che può essere usato come fertilizzante.
Il costo di realizzazione è di circa 20 milioni di euro, di cui una buona parte è a carico dell’azienda, ottenuta sia con autofinanziamento, che con credito bancario. Ciò dimostra la solidità della società, anche in vista del percorso verso il gestore unico dei rifiuti per l’Ambito Territoriale della costa toscana.
Alla cerimonia della posa della prima pietra sono intervenuti il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il Sindaco di Pontedera Simone Millozzi, vari altri Sindaci dei Comuni serviti da Geofor e molte autorità territoriali.
«Si tratta di un investimento non solo economico, ma anche sociale e culturale – ha commentato il presidente di Geofor, Daniele Fortini. Il nuovo impianto produrrà compost di qualità ed energia elettrica. Questo fa immediatamente capire che quel piccolo gesto del cittadino, che fa la raccolta differenziata, diventa davvero una risorsa e un bene comune. Ringrazio il ministro Galletti per la sua presenza».
Anche il presidente di Confservizi Cispel Toscana, Alfredo De Girolamo ha così commentato l’iniziativa di Geofor: «Prende oggi il via un'opera pubblica prevista e programmata da tempo, il cui iter autorizzativo, burocratico e localizzativo è durato fin troppo. Si tratta di un impianto centrale per le politiche di gestione dei rifiuti nell'Ato Costa, perno del piano di ambito. Un impianto di riciclaggio della frazione organica per la produzione di compost, grazie al quale sarà possibile gestire in loco la crescente quantità di frazione organica raccolta in forma differenziata. Un impianto innovativo, grazie al quale sarà possibile raggiungere gli obiettivi di riciclaggio previsti dalla nuova direttiva europea, e contribuire alla riduzione di gas serra nella linea indicata da Cop21 e Cop22».