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Emergenza rifiuti in Toscana, l’allarme delle aziende pubbliche: “Rischio imminente”

“La situazione di estrema criticità che sta vivendo il sistema dei rifiuti urbani in Toscana rischia ormai di produrre momenti di vera e propria emergenza rifiuti. Un’emergenza che deriva da un quadro di disponibilità impiantistica non definito e oggetto di continui assestamenti, in assenza di un quadro di pianificazione e di gestione delle autorizzazioni certo. I gestori del servizio di igiene urbana a riguardo avevano già avuto un incontro in Presidenza lo scorso aprile, ma nonostante le nostre numerose sollecitazioni niente è stato fatto. Abbiamo dunque inviato una lettera al Presidente della Regione e all’Assessore regionale all’Ambiente per certificare un rischio di emergenza ormai imminente, se non verranno fatti passi avanti”. Con queste parole Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, assieme ai presidenti delle aziende rifiuti lancia l’allarme sull’emergenza rifiuti a livello regionale.

“L’impasse impiantistica è un dato di fatto: la chiusura del termovalorizzatore di Pisa, il sequestro dell'impianto del Valdarno, di Case Passerini, i vincoli operativi imposti su San Donnino. A questo – prosegue De Girolamo – si aggiunge la messa in manutenzione di alcuni impianti (Montale) e l’indisponibilità momentanea di conferimenti fuori regione. Altri eventi sono annunciati o previsti: lo stop al termovalorizzatore di Montale nel 2023, di Livorno al 2021, della discarica di Terranova Bracciolini. Lo stesso ampliamento della discarica di Rosignano è fermo. I progetti di realizzazione di nuovi impianti di termovalorizzazione (Firenze, Scarlino) ancora fermi. Senza parlare delle difficoltà di conferire sostanza organica, fanghi di depurazione e la recentissima crisi della filiera dei rifiuti ingombranti. In questo quadro i gestori del servizio delle fasi di raccolta non riescono più ad operare in condizioni di normalità e tranquillità”.

Gli stoccaggi sono in questi giorni ormai saturi, e le conseguenze immaginabili sui servizi e le ripercussioni per i cittadini: “Occorre un tavolo operativo regionale unico da attivare immediatamente, insieme alle Ato, per definire un quadro di flussi certo e stabile nel breve e medio periodo, fino all’ approvazione del nuovo Piano Regionale di gestione dei rifiuti. I gestori sono pronti ad attivare tutte le soluzioni tecnicamente e giuridicamente possibili, ma in un quadro di scelte e decisioni infrastrutturali chiaro”, conclude il presidente di Confservizi Cispel Toscana.

Clicca qui per visualizzare il servizio (minuto 7'30") del TG3 Rai della Toscana.

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