Un documento condiviso che sottolinea la necessità e l’urgenza di rilanciare il settore dell’edilizia residenziale pubblica in Italia e farlo tornare ad essere una priorità delle politiche di Governo. E’ questo il protocollo sottoscritto da Federcasa e dalle Organizzazioni Sindacali Nazionali degli Inquilini (Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini) che è stato presentato oggi a Firenze nel corso del convegno “Diritto alla casa e diritto all’abitare”, organizzato da Confservizi Cispel Toscana e Federcasa, al quale sono intervenuti l’Assessore alla Casa del Comune di Firenze Andrea Vannucci e l’Assessore alle Politiche Abitative della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli.
"Il documento che abbiamo sottoscritto nasce per proporre soluzioni che diano risposte efficaci al problema abitativo ed alla marginalità – commenta il presidente di Federcasa e Coordinatore Casa di Confservizi Cispel Toscana Luca Talluri – È evidente che, con oltre 1 milione e 600mila nuclei familiari che vivono in una situazione di disagio abitativo, non basta mettere in campo interventi di manutenzione sul patrimonio esistente. Ci vogliono soluzioni più strutturate e di lunga durata, perché il sistema attuale è in una situazione cristallizzata".
L’iniziativa nasce dall’esigenza di un approfondimento delle politiche inerenti il comparto abitativo, in relazione alle modificazioni sociali ed ai cambiamenti di natura economica che hanno interessato il settore e che richiedono una pronta e sollecita risposta da parte dei decisori politici, soprattutto attraverso l’introduzione di una normativa capace di rispondere a tali mutamenti e ai nuovi bisogni emergenti.
“Le proposte presenti nel protocollo rappresentano insieme una grande sfida – ha detto Andrea Sbandati, direttore di Confservizi Cispel Toscana – che rientra nell’intento di superare la logica dell’edilizia pubblica utilizzata finora e aiutare a dare risposte all’emergenza sociale. Un protocollo – prosegue Sbandati – che rappresenta un altro tassello nella nostra regione per una vera e propria politica per la casa strutturale, e non occasionale e marginale come è stata negli ultimi anni in Italia”.
Il protocollo presentato oggi contiene una serie di proposte concrete da portare all’attenzione del Governo, volte a delineare una svolta nelle politiche abitative, oltre che nuovi ruoli per l'edilizia residenziale pubblica. Prima tra tutte le proposte avanzate, vi è la necessità di ripristinare un flusso di finanziamenti certi e costanti. Adesso, dal locale il dibattito si sposta sul nazionale, verso gli Stati Generali dell’Edilizia Pubblica che si terranno in autunno.