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“Bethlehem green city: verso un modello virtuoso di sostenibilità ambientale”: al via il progetto

Ha preso ufficialmente il via il progetto “Bethlehem green city: verso un modello virtuoso di sostenibilità ambientale” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Il progetto si è posizionato quinto tra tutti quelli proposti per i paesi prioritari. Durerà tre anni e avrà un costo di 1.495.024,56 euro di cui circa l’80%, 1.195.804,56, coperto con il contributo dell’Aics.

L’obiettivo è quello di rafforzare il sistema di raccolta di rifiuti solidi urbani del distretto di Betlemme, avviando un sistema di raccolta differenziata, aumentando la consapevolezza e le capacità delle istituzioni locali e del Joint Service Council for Solid Waste Management (JSCWM, soggetto gestore della raccolta dei rifiuti), anche attraverso il sostegno ad iniziative di economia circolare urbana.

Alla conferenza di presentazione, che si è svolta venerdì 15 ottobre a Palomar, casa della cultura di San Giovanni Valdarno, erano presenti il sindaco del Comune di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi, l’assessore alla cultura, ai gemellaggi e alle relazioni internazionali Fabio Franchi, il responsabile servizi gemellaggio e relazioni internazionali del Comune Paolo Ricci e Emanuele Bani, presidente del comitato di gemellaggio San Giovanni – Gerico. Sono intervenuti anche i partner del progetto: Andrea Bottinelli, presidente Fondazione Giovanni Paolo II, Paolo Diprima, direttore generale Ato Rifiuti Toscana Sud, Nicola Perini, presidente Confservizi Cispel Toscana, Marco Bianchini vice direttore generale di Sei Servizi ecologici integrati Toscana, Tommaso Colonna di Geoexplorer impresa sociale di San Giovanni Valdarno.

Hanno seguito l’evento da remoto Simonetta Paganini responsabile dei rapporti con associazioni Ue ed extra Ue, Cooperazione decentrata di Anci, associazione nazionale comuni italiani e l’avvocato Anton Salman, sindaco di Betlemme.

Compito di Confservizi Cispel Toscana saranno la realizzazione di visite studio e di percorsi formativi e di accompagnamento in Italia e a Bethlem; e di un’analisi di mercato e business plan per la creazione e l’avvio di start-up di economia circolare.

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