E’ la prima campagna di comunicazione condivisa dalla maggior parte dei gestori di igiene urbana della Toscana e rappresenta quindi l’occasione per accreditare la Toscana come un modello di eccellenza nella gestione e valorizzazione delle raccolte differenziate. Facendo perno su Revet – che ogni anno convoglia nel suo stabilimento di Pontedera e nei suoi centri di selezione satellite, oltre 150mila tonnellate di materiali, tra plastiche, vetro, alluminio, acciaio e tetrapak – e sulle cartiere toscane che ogni anno riciclano oltre 267mila tonnellate di carta e cartone. Inoltre questa rete lavora anche sulla filiera della frazione organica e degli impianti di compostaggio che consentono di valorizzare agronomicamente il compost derivato dal materiale organico raccolto separatamente dai cittadini.
«La Toscana con la campagna "La materia è per sempre", la prima del suo genere nella nostra regione, – ha detto il presidente di Confservizi Cispel Toscana Alfredo De Girolamo – conferma e migliora la sua eccellenza nel campo del riciclaggio e dell'economia circolare, certificata dai dati sulla materia raccolta e avviata a riciclaggio, e su numero e dimensione delle imprese che riciclano in Toscana in tutte le filiere, con numeri, fatturato e addetti in continua crescita e con risultati fra i migliori d'Italia e d'Europa. Una campagna, quella di Revet con le aziende toscane, che richiama la necessità di una politica industriale regionale, nazionale, ed europea a sostegno dei "distretti del riciclaggio", che sostenga le imprese innovative del settore in vista dei nuovi obiettivi del riciclaggio previsti dalla prossima direttiva su economia circolare e rifiuti».
«Aver condiviso a livello regionale un progetto finalizzato al rafforzamento del sistema industriale del riciclo già operativo in Toscana nell’ambito del più ampio ciclo integrato dei rifiuti – ha spiegato il presidente di Revet Alessandro Canovai – è un elemento di novità nella storia della Toscana, ed è fondamentale perché attraverso l’ottimizzazione dei messaggi inerenti la raccolta differenziata è possibile iniziare anche il percorso di efficientamento delle filiere industriali, che già oggi sono un punto di riferimento nella nostra regione».
Le 9 aziende toscane che hanno firmato il protocollo d’intesa per la campagna “La materia è per sempre” (Aamps, Aer, Asm, Cis, Geofor, Publiambiente, Quadrifoglio, Rea, Sei Toscana), hanno delegato proprio a Revet il compito di ideare la campagna (patrocinata dalla Regione Toscana, con la collaborazione di Cispel e Anci), organizzarla e pianificarla nei minimi dettagli, e soprattutto tenere i rapporti con i consorzi nazionali di filiera, che alla fine hanno deciso ciascuno per la propria parte, di contribuire alla campagna: Cial (alluminio), Comieco (carta e cartone), Corepla (plastiche), Coreve (vetro) Ricrea (acciaio).
«Otre 10 anni fa le maggiori aziende pubbliche di igiene urbana della Toscana decisero di acquisire insieme il controllo di Revet – ha spiegato l’amministratore delegato di Quadrifoglio Livio Giannotti – proprio per garantire che le azioni positive di migliaia di cittadini che si impegnano a differenziare i rifiuti fosse garantito da un reale riciclo come avviene per carta e rifiuti organici. Una scelta che si è dimostrata corretta ed efficace e che oggi si propone di traguardare nuovi obiettivi creando un vero e proprio sistema regionale del riciclo».
“La materia è per sempre” gioca sulla memoria di una storica pubblicità e mostra sei materiali (a quelli tradizionalmente gestiti da Revet si sono aggiunti la carta e la frazione organica) in un cofanetto di gioielleria: la materia è per sempre… perché in Toscana c’è un’efficiente industria del riciclo, quella costruita per raggiungere la massima valorizzazione possibile della materia.
In rappresentanza dei consorzi nazionali di filiera per il riciclo degli imballaggi ha parlato Federico Fusari, direttore generale del consorzio Ricrea: «La campagna di comunicazione, che vede il sistema consortile partner insieme alla maggior parte dei gestori di igiene urbana della Toscana rappresenta una tappa fondamentale in un percorso di condivisione e di centralizzazione degli obbiettivi di raccolta e riciclo da parte di tutti gli attori della filiera. I cinque consorzi della filiera per il riciclo degli imballaggi in acciaio, alluminio, carta, plastica e vetro qui rappresentati giocano un ruolo estremamente significativo con la loro attività di supporto economico a favore dei comuni/gestori della raccolta ed informativo verso i cittadini».
Doppio messaggio dunque: da una parte fare bene la raccolta differenziata, perché se fatta correttamente consente un efficace riciclo. Dall’altra la consapevolezza di una Toscana che può davvero vantare un’efficiente industria del riciclo, “a km zero” almeno per la carta, il vetro, le plastiche eterogenee, il tetrapak e l’organico e che comunque riesce a preparare per il riciclo anche i metalli.
«I risultati della Toscana in termini di raccolta differenziata e di riciclo dei rifiuti di imballaggio sono buoni e, soprattutto, mostrano un trend di crescita che potrà condurre a raggiugere obiettivi di eccellenza nazionale in un breve orizzonte temporale. Inoltre in questa regione – ha concluso Fusari – per alcune tipologie di imballaggi si è assistito allo sviluppo e valorizzazione di una c.d. filiera corta, nel senso che i rifiuti di imballaggio una volta raccolti in modo differenziato – ed è sempre bene ricordare come sia importante che il cittadino separi bene in casa i rifiuti generati dal consumo domestico – , sono valorizzati ed avviati a riciclo in un contesto regionale attraverso sistemi industriali che rappresentano un modello di riferimento nazionale e per certi versi europeo. La sfida del futuro per il sistema consortile e dei propri partners sarà quella di concentrarsi su investimenti e progetti industriali che consentano per tutti i materiali la creazione di attività di riciclo di prossimità, dando luogo nella pratica alla costituzione di modelli di economia circolare con in più il vantaggio di svilupparli in un contesto territoriale limitrofo con benefici effetti in termini ambientali e di occupazione».
La campagna è partita in questi giorni con un ciclo di maxiaffissioni stradali (6 metri x 3) in tutte le maggiori città della Toscana, e con pagine sui principali media regionali.
Lo step successivo saranno gli spot televisivi che andranno in onda nelle televisioni regionali e locali, solo ed esclusivamente nelle fasce informative, mentre subito dopo sarà la volta di radio e web. Proprio nel web è stata creata anche una landing page (www.toscanaricicla.com) destinata a diventare il sito di riferimento dell’industria toscana del riciclo e che per il momento ospita tutti i materiali informativi della campagna.