Oltre 30,7 milioni di litri di acqua ad alta qualità distribuita gratuitamente dai 54 impianti attivi; oltre 6,4 milioni di euro risparmiati dalle famiglie rispetto all’acquisto di acqua in bottiglia; quasi 819 tonnellate di plastica evitate, equivalenti a loro volta a 1.883 tonnellate di anidride carbonica e a 1.638 tonnellate di petrolio altrimenti impiegate nel processo di produzione e trasporto dell’acqua in bottiglia. Sono questi i numeri del progetto Acque ad Alta Qualità per l’anno 2018. A renderli noti è Acque SpA, gestore idrico del Basso Valdarno, in occasione della mobilitazione internazionale contro i cambiamenti climatici e a una settimana dalla Giornata Mondiale dell’Acqua che, come ogni anno, si celebra il 22 marzo.
Dalla provincia di Pisa all’Empolese-Valdelsa, dalla Valdinievole alla Lucchesia, arriva il messaggio che un futuro più sostenibile e meno impattante per l’ambiente è sicuramente possibile, anche grazie ai fontanelli, ormai presenti in ogni angolo del territorio: a distanza di 10 anni dal pieno avvio del progetto, si calcola che siano state oltre 7mila le tonnellate di plastica evitate grazie a questi impianti, senza tralasciare un risparmio economico di circa 57 milioni di euro. Una buona pratica, dunque, che si diffonde e che contribuisce tra l’altro alla riscoperta di una socialità che storicamente è sempre appartenuta ai nostri territori.
Il progetto Acqua ad Alta Qualità, condotto da Acque SpA in coordinamento con l’Autorità Idrica Toscana e i comuni del territorio, prevede la realizzazione di punti di approvvigionamento gratuito di acqua potabile. La risorsa erogata è quella normalmente distribuita dall’acquedotto, resa però “immediatamente gradevole” grazie a un impianto che elimina il cloro e che, in sostituzione, potabilizza l’acqua con raggi ultra violetti assicurando al contempo bontà e sicurezza assoluta.
Ma l’obiettivo del progetto è anche quello di mostrare che il consumo dell’acqua di rubinetto, al pari di quella del fontanello, è a tutti gli effetti una buona pratica, perché è una risorsa a disposizione di tutti, pubblica e a chilometro zero, dato che viene dal territorio in cui viviamo. È buona, controllata e garantita dagli oltre 20mila campionamenti annui, dalle analisi effettuate direttamente dal gestore e dagli organismi di controllo.
Gli impianti che hanno ottenuto più successo nel corso del 2018 sono stati quelli di Empoli-Zona Sportiva (1.350 metri cubi in un anno), Pisa-Pisanova (1.181), Valtriano-Fauglia (1.174), Vinci-Sovigliana (1.106) e San Giuliano Terme (1.080). Molto “affollati” risultano essere stati anche gli impianti di Massa e Cozzile, Empoli-Santa Maria, Fucecchio, Borgo a Buggiano e Capannori. In media, un fontanello del Basso Valdarno eroga 569 metri cubi l’anno, per un valore economico di circa 120mila euro. Numeri importanti: per questo il progetto prosegue con la realizzazione di ulteriori impianti nel corso del 2019 i primi dei quali saranno attivati a Fabbriche (Peccioli), Ponte a Elsa (Empoli), Santo Pietro Belvedere (Capannoli) e Staggia Senese (Poggibonsi).